Il cimitero di Ventotene si trova su una collina subito sopra il terreno dove sorgeva la Villa di Giulia. Il cimitero è singolare. Chi lo visita trova croci di legno senza nome accanto a tombe di marmo imponenti che conservano le spoglie di persone importanti per la nostra storia. Persone che hanno deciso di farsi seppellire sull'isola dove sono stati confinate e dove hanno scritto pagine significative per la nostra democrazia.
Le tombe più visitate a Ventotene sono quelle di Altiero Spinelli e di Luciano Bolis.
Altiero Spinelli nasce a Roma il 31 agosto nel 1907 e vi muore il 23 maggio del 1986. S'iscrive giovanissimo al Partito Comunista . Viene arrestato a Milano nel 1927 e viene tradotto in diversi penitenziari (Roma, Lucca, Viterbo, Civitavecchia,) fino al 1937. Viene poi inviato al Confino prima a Ponza e poi a Ventotene (dal '39 fino alla caduta del Fascismo). Tra l'autunno e l'inverno del '40-'41, assieme a Ernesto Rossi e con la collaborazione di Eugenio Colorni, scrive il Manifesto per "un'Europa libera e unita". Nell'agosto del 1943, nel pieno della Resistenza al nazifascismo, a Milano fonda il Movimento Federalista Europeo. Su sua iniziativa nel 1965 nasce l'Istituto Affari Internazionali. Dal 1970 al 1976 è membro della Commissione Europea. E' deputato del Parlamento italiano (1976) e al Parlamento Europeo (1979 e 1984).
Luciano Bolis nasce a Milano nel 1918 e muore a Roma il 20 febbraio del 1993 . Dal 1942 al 28 agosto del 1943 il Tribunale Speciale lo costringe in prigione. Liberato, espatria in Svizzera dove incontra Spinelli e Rossi , entra nel Movimento federalista. Nel 1945 viene catturato da un gruppo di brigadisti e per non rilevare i nomi dei compagni si taglia la gola. Nel 1953 viene eletto segretario nazionale aggiunto del MFE ricoprendo cariche di primo piano nell'UEF, nell'AICCRE, nell'AEDE e nell'Associazione Stampa e giornalisti europei. Nel 1964 è nominato funzionario del Consiglio d'Europa. Alla sua morte, per sua espressa volontà, le ceneri vengono tumolate accanto a quelle di Spinelli, a Ventotene.
Nel cimitero troverete un signore che per il dolore di aver perso prematuramente la moglie, oltre a presidiare la sua tomba, si è assunto l'impegno a gestire il cimitero e a costruire nella piccola cappella ivi esistente la banca del tempo. cioè la conservazione di oggetti donati dagli isolani e da scritti che saranno conservati nel tempo.